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veduti, volle far da pacier, e non riuscendo, scomunicava1. Antico costume era, poi, che gli studenti, per qualunque occasione cacciati dallo Studio di Bologna, rifuggissero a quello di Padova. Ed in Padova troviamo pochi mesi dopo Dante aver preso dimora e casa. Risulta da un atto privato fatto addì 27 agosto di quell’anno 1306 da una Donna Amata Papafava, nel quale serve di testimonio Dantino quondam Aligierii de Florentia, et nunc stat Padue contrata Sancti Laurentii2. Pochi giorni dopo questo atto troveremo Dante in Lunigiana; ondechè o allo studio di Bologna, o a quel di Padova, ma in somma a studiare oramai, non più a parteggiare, vedesi che ei rimane da due anni interi. Aveva seco chiamato da Firenze Pietro figliuolo suo primogenito entrante in adolescenza3; e ciò potè essere cagione principale delle sue dimore. Ma vi fu probabilmente fermato ancora per proprio conto da’ propri studi, oramai da lui ripresi.