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La lena m'era del polmon sì munta
Quando fui su, ch'io non potea più oltre,
Anzi m'assisi nella prima giunta.
Omai convien che tu così ti spoltre,
Disse il Maestro, chè seggendo in piuma,
In fama non si vien, nè sotto coltre.
Sanza la qual chi sua vita consuma,
Cotal vestigie in terra di sè lascia,
Qual fiamma in aere o in acqua la schiuma.

INF. XXIV.


Ad ogni modo, a Bologna ed a studio non par dubbio che andasse Dante, più o meno, dopo la metà del 1304. Quanto vi dimorasse, di nuovo è incerto; probabilmente non oltre il 1 marzo 1306, in che i Bolognesi riaccostandosi ai Neri di Firenze, cacciarono i fuorusciti Bianchi, e ne furono interdetti e privi dello Studio da un legato pontificio; il quale, come altri da noi