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ANNI 1279/1303 61

38 Del sangue nostro Caorsini e Guaschi 6
S’apparecchian di bere; o buon principio,
A che vii fine convien che tu caschi!
61 Ma l’alta provvidenza che con Scipio
Difese a Roma la gloria del mondo,
Soccorrà tosto si com’io concipio.
64 E tu, figliuol che per lo mortai pondo
Ancor giù tornerai, apri la bocca,
E non asconder quel ch’io non ascondo.
Pakad. xxvii.

Ed ora io ho francamente indicati tutti, e recati i migliori fra’documenti, onde giudicando io a modo mio, lascierò da ognuno a modo suo giudicar Dante, il nuovo Dante ghibellino, feroce ghibellino oramai e così nemico d’ogni guelfo, nemico de’ reali di Francia e principalmente di Filippo il Bello, nemico personale di papa Bonifazio, e per ispirito di parte di tutti i papi gnelfi, e così di quasi tutti quelli dell’età sua. Ma non si perda di vista Dante cristiano, cristianissimo sempre nel poema e in tutte le opere; Dante cattolico sempre, non Epicureo, non Paterino, non de’ seguaci di (IH) Quello è contro a’due successori Clemente V, e Giovanni XXII. Digitized by iooele