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Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso,
E nel vicario suo Cristo esser catto.
Veggiolo un’altra volta esser deriso,
Veggio rinnovellar l’aceto e il fele,
E tra i vivi ladroni essere anciso.
Veggio il nuovo Pilato sì crudele,
che ciò nol sazia, ma senza decreto
Porta nel tempio le cupide vele.
O Signor mio, quando sarò io lieto,
A veder la vendetta che nascosa
Fa dolce l’ira tua nel tuo segreto?
[[Divina Commedia/Purgatorio/Canto XX#
no match
87|PURG. XX. 86-96]].