politica. Fin allora Firenze non avea avuto se non il Ponte vecchio sull’Arno, a destra del quale era compresa tutta in un semicerchio poco estendetesi oltre il battistero di s. Giovanni e il duomo. Ma dal 1218 al 1220 fu fatto a valle il nuovo ponte alla Carraja, ad uso principalmente del borgo Ognissanti; dove intorno agli Umiliati, monaci lavoratori di lanifizi e setifizi, s’eran venute estendendo queste due industrie. Nel 1236 fu fatto a monte il ponte Rubaconte (or delle Grazie), e fu lastricata la città, fin allora mattonata. Nel 1250, aggiunto nel governo o signoria al Podestà il primo capitano del popolo con XII anziani, fu fatto il palazzo del podestà; «che prima non havea palagio di Comune in Firenze, anzi stava la signoria hora in una parte della città et hora in altra.»1 Del medesimo anno, abbassate le torri private a cinquanta braccia, fu de’ ruderi incominciata la cinta di Oltrearno. Del 1252 fu fatto l’ultimo ponte intermedio di s. Trinità; e furono battuti i primi fiorini d’oro; bella e buona moneta, che al dir del Villani, aprì la Barbe-
- ↑ Villani, p. 182.