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e poetando la Val Pulicella e la Val Lagarina1. Ma queste gite ei le pote’ fare anche durante il secondo soggiorno molto posteriore in Verona. Che in esse Dante scrivesse parte del poema succedere sì nel secondo soggiorno, non a parer mio in questo primo, quando non credrei che l’avesse ripreso. Belle poi, rispettabili sono siffatte tradizioni, siffatte dispute di tante terre d’Italia pretendenti ad essere culla del poema, o di questa o di quella parte di esso; dispute paragonate già a quelle città greche per essere dette culla del loro Omero. L’amore alla città quando non sia esclusivo non nuoce alla patria comune ed anzi ne fa parte; e lasciam dire chi
- ↑ Opere di Dante Venezia. Zatta 1758, Tom. IV, Part. II. Lettera del Vannetti pag. 158 - Pelli, p. 134. - Veltro, p. 62. E vedi ne’ due primi le citazioni e le discussioni non brevi de’ fonti. Scopo delle mie brevi note in questa II parte è di abilitare gli studiosi a risalir a que’ fonti e corì verificare e correggere le mie opinioni, ma non può essere di discutere più compiutamente queste opinioni. Mi ci sono provato; ma ogni volta diventava una dissertazione, e non breve. Se io avessi speranza di terminare le questioni, ei sarebbe meno con queste discussioni di tutto ciò che fi detto, che non con aver facilitata la comparazione delle diverse parti dell’esilio e della vita di Dante.