tali anni stava Firenze sotto l’ultima erede dei Marchesi di Toscana, la contessa Matilda, la grande avversaria degli Imperadori, la gran protettrice dei Papi e della indipendenza italiana; la fondatrice, che si potrebbe dire, con Gregorio VII della parte della Chiesa, detta Guelfa più tardi. Vedesi quindi, Firenze essere stata culla fin d’allora di quella parte onde fu poi rocca principale. Ma appunto perchè Matilda era della parte nazionale, perciò le città non cercarono liberarsi da essa, e la tranquilla obbedienza datale, lasciò meno tracce nelle storie Fiorentine, che non nelle memorie dei posteri; così che due secoli dopo veggiamo il nome di lei non che venerato, quasi santificato da Dante nel Purgatorio.1 Morta Matilda nel 1115, e lasciato da lei il retaggio degli antichi Marchesi di Toscana ai Pontefici Romani, disputossi poco meno di un secolo tra questi e gli Imperadori sull’estensione del lascito; e sorse in tal disputa finalmente il Comune e il governo consolare in Firenze. Ma non se ne trova l’anno preciso; ed il nuovo Comune era così
- ↑ Canti xxviii-xxxiii.