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ANNI 1298-1301 359

glio che non sieno state mai1 . E sono poche in tutto, alcune incerte se di lui, altre incerte di tempo. Di esse fu detto già esser un vespaio di difficoltà ad accertarle ed ordinarle; e ch’io non mi vi metta, e non vi tragga meco i leggitori, credo che questi non mi sapran male. Non darò esempi di esse, per non accrescere senza necessità le citazioni; alcune sono su Beatrice morta; e a chi le cerchi parrà forse come a quell’editore ed a me, che comparate alle rime del Petrarca in morte di Laura elle sieno non meno belle quanto a poesia, e più vere forse quanto ad affetto. Altre ne sono poi che accennano ad altri amori, e sono le più incerte di data e se veramente di lui. Ma certi sono ad ogni modo tali amori, e di questi anni, per sua propria confessione.

A siffatta colpa del nostro Dante torna parecchie volte il Boccaccio, e chiamala apertamente per il suo nome: “tra cotanta virtù, tra cotanta scienza, quanta dimostrato è di sopra essere stata in questo mirifico poeta,

  1. Dante opere Minori Vol. I, Parte I e II. Firenze per Leop. Allegrini e G. Mazzoni nella Badia fiorentina 1834