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ANNI 1296-1301 351

19 L’uno de’ quali ancor non è molt’anni
     Rupp’io per un, che dentro v’annegava;
     E questo sia suggel ch’ogni uomo sganni.

Inf. xix.


Finalmente, abbiamo dai Boccaccio un altro fatto avvenuto in Siena, e così probabilmente o ne' primi viaggi di Dante in questi anni, o subito dopo l'esilio, quando, come vedremo, incominciò le sue peregrinazioni per quella città. Ci è dato quel fatto come prova della preoccupazione di Dante negli studi in generale, e massime quando gli capitava fra le mani un libro che gli andasse a genio. Avranno molti anche a' nostri dì sperimentato il piacere d'aversi un libro lungamente cercato; ma tal piacere doveva essere allora accresciuto dalla rarità e difficoltà. “Niuno altro fu più vigilante di lui, e nelli studi e in qualunque altra sollecitudine il pugnesse; intantochè più volte, e la sua famiglia e la sua donna, se ne dolseno prima che a' suoi costumi usati, ciò non mettessino in non calere 1 ... Dilettossi d’essere solitario, e rimoto dalle genti, accioc-

  1. Bocc. Vita p. 55