Non v’era giunto ancor Sardanapalo A mostrar ciò che ’n camera si puote. 109Non era vinto ancora Montemalo Dal vostro Uccellatojo,1 che, com’è vinto Nel montar su, così sarà nel calo. 112Bellincion Berti2 vid’io andar cinto Di cuojo e d’osso, e venir dallo specchio La donna sua senza ’l viso dipinto; 115E vidi quel di Nerli e quel del Vecchio Esser contenti alla pelle scoverta,3 E le sue donne al fuso ed al pennecchio. 118O fortunate! e ciascuna era certa Della sua sepoltura, ed ancor nulla Era per Francia4 nel letto deserta. 121L’una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l’idioma Che pria li padri, e le madri trastulla; 124L’altra, traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De’ Trojani, e di Fiesole, e di Roma5
↑Montemario allor detto Montemalo, per cui allora si giungeva a Roma, e l’Uccellatojo per cui anch’oggi si giunge a Firenze; dai quali l’una e l’altra si veggono, e sui quali erano le villeggiature dei Romani e de’ Fiorentini.
↑Potente cittadino de’ tempi virtuosi, e così altri nomati più giù.