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lo raccomando. E tornato a casa e detto all’Adimari che l’esecutor gli avea risposto bene; dopo alquanti dì fu quegli richiesto e condannato in lire mille per lo primo delitto, ed in altre mille per lo cavalcare largo. "E per questo, essendo la principal cagione, da ivi a poco tempo fu per Bianco cacciato da Firenze"1. Non fu probabilmente la principal cagione; ma che pur fosse una, non parrà difficile a credersi, a tutti coloro che abbiano sperimentato o veduto quanto costi caro talora un motteggio, e massime in tempi di parti che dan agio alle vendette private travisate in pubbliche.
Del resto la tradizione così raccolta dal Sacchetti concorda, non solamente con ciò che dice il Compagni delle condannagioni fatte ai Bianchi per un nonnulla, ma ancora con parecchi luoghi di Dante stesso che sembrano riferirsi agli Adimari. E prima nell’Inferno fra gl’irosi dibattentisi nel fango della palude Stigia trova Dante un Filippo Argenti della famiglia de’ Cavicciuli, che dicesi uno de’ rami degli