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Andrea de’ Gherardini, Lapo Salterelli, Donato Alberti, Lapo di Domenico, Lapo Biondo, Gherardino Diodati, Corso Ristori e Giunta de’ Biffoli. Della compagnia di questi, e principalmente di Lapo Salterelli, l’orgoglioso Dante s’adontò; come apparisce da più luoghi della Commedia, più assai che non della condanna stessa e dell’accuse contenutevi. Non riferiremo, poi questo secondo atto giudiziario lungo e nojoso, che non è altro che una dichiarazione, che i condannati contumaci s’abbiano per confessi; "e che, se alcuno dei predetti in qualunque tempo pervenga nella forza del Comune fiorentino, tal perveniente sia bruciato, cosicchè muoja: igne comburatur sic quod moriatur. E’ pronunciata tal condanna dal medesimo Cante de’ Gabrielli, podestà; condannatosi egli stesso a perpetua rinomanza<ref>Questa condanna è posta da tutti i biografi, Tiraboschi, Pelli, l’autor del Veltro, Arrivabene, Fauriel, ecc. come l’abbiamo quì posta noi all’anno 1302; e sono tali uomini da non contraddirsi leggermente. Tuttavia più che la loro autorità varrebbe quella del documento quì citato, la cui data essendo in lettere piene sub anno Domini millesimo trecentesimo secundo die decimo mensis martii;