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abbassamento"1. D’allora in poi, s’inasprirono più che mai le parti; e benchè non si facesse ancora una cacciata generale de’ Bianchi, continuaronsi e accrebbersi le condanne di taglie, e,non pagando, d’esili a parecchi.
Poscia, probabilmente al principio del 1302, Carlo andò per poco in Corte a Roma, o per far levar l’interdetto e per prender nuovi concerti su Firenze, o per apparecchiare la vicina impresa di Sicilia. E domandando danari al Papa, questi gli rispose, che "l’avea posto nel fonte dell’oro". Indi a pochi dì, si disse che alcuni di parte Bianca teneano trattato con messer Piero Ferrante di Linguadocco, barone di messer Carlo, per farlo uccidere2. Diffatti, se ne trovarono, che dovea a loro petizione uccidere messer Carlo. Il quale tornato da Corte, raunò in Firenze uno consiglio segreto di diciassette cittadini, una notte; nel quale si trattò di far prendere certi che nominavano colpevoli, e fare loro tagaliare la testa. Il detto consiglio

  1. Villani, p. 376.
  2. Queste parole non si trovano nell’altre copie. (Nota al testo Muratoriano).