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non si mosse a punire il malificio, perchè avea tempo dieci dì. Mandòssi per le vicherìe (le borgate all’intorno) e vennono, e spiegarono le bandiere, e poi nascosamente andarono dal lato di parte Nera, e al Comune non si appresentarono.... Venuta la notte, la gente si cominciò a partire, e le loro case afforzarono, e con asserragliare le vie con legname, acciocchè trascorrere non potesse la gente". Gli Scali principalmente fra’ Bianchi, gli Spini fra’ Neri, afforzarono i loro palagi a rincontro l’un dell’altro. Poi faceano questi a quelli buone parole; e così parecchi altri potenti Neri ad altri Bianchi, dicendo: "Deh perchè facciamo noi così? Noi siamo pure amici e parenti, e tutti Guelfi; noi non habbiamo altra intenzione, che di levarci la catena di collo che tiene il popolo a voi e a noi; e saremo maggiori che non siamo. Mercè per Dio. Siamo una cosa, come noi dovemo essere". Così i Bianchi si ammollivano, e i Ghibellini che li sostenevano, s’insospettivano; e non rimase fuori se non poca gente, non altro che alcuni artigiani a far la guardia. Intanto, messer Carlo, mostrando di voler che si punissero i malfattori, domandava la guardia delle