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andati tutti, li avrebbe uccisi; e dice che quando tornarono, molti cittadini lodavan Iddio, che da morte gli avesse scampati. Poi narra, che a consiglio di un santo uomo, chiamato frate Benedetto, fecero fare al Vescovo, una gran processione; di che molti si schernirono dicendo:che era meglio arrolare i ferri. Il Consiglio die’ balìa ai Rettori contro chi facesse rissa o tumulto; pene personali s’imposero, e che mettessero il ceppo e la mannaja in Piazza per punire i malfattori che contrafacessero. Fu cresciuta balìa al Capitano di guerra; ma i loro messi, famigli e berrovieri, li tradivano; e si trovò, che a venti di questi erano stati promessi fiorini mille dagli avversarii. I Neri dicevano: "Noi habbiamo un signore in casa; il Papa è nostro protettore; gli adversari nostri non sono guerniti nè da guerra nè da pace; danari non hanno; i soldati non sono pagati. Eglino aveano messo in ordine tutto ciò che a guerra bisognava per accogliere tutte loro amistà nel sesto d’Oltrarno; nel quale ordinarono tenere Sanesi, Perugini, Lucchesi, Saminiatesi, Volterrani, Sangiminianesi. Tutti i vicini haveano corrotti, e haveano pensato tenere il