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più acceso animo, furono i principali alla distruzion della Città: de’ quali non dirò il nome per honestà, ma non posso tacere il nome del primo che fu cagion di fare seguitare a gli altri; il quale fu il Rosso dello Strozza, furioso nella vista e nell’opere, principio degli altri, il quale poco poi portò il peso del sacramento.
Quelli che haveano mal talento, dicevano, che la caritatevole pace era trovata per inganno. Ma se nelle parole ebbe alcuna fraude, io non debbo patire le pene, benchè di buona intenzione ingiurioso merito non si debba ricevere. Di quel sacramento molte lacrime ho sparte, pensando quante anime ne sono dannate per la loro malizia1".
Ai quali particolari resta solamente ad aggiungere, che Carlo venne in Italia con parecchi conti e baroni, ma con soli 500 cavalieri francesi, a cui s’aggiunsero bensì molti fuorusciti Guelfi e Neri di Romagna e Toscana; che ricevette dal Papa il titolo di conte di Romagna e paciero di Toscana; e che, abboccatosi con

  1. Dino Comp., pp. 489, 490, 491.