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e tanto impedì a’ compagni il cammino, che non giunsono a tempo1."
Or fra questi ambasciadori noi ritroviamo il nostro Dante. Ogni memoria concorda a mostrarci, che dal suo priorato fin allora, e così dall’autunno 1300, a questo del 1301, fu grande il credito e la potenza di lui in Firenze, e in quella che può ben dirsi Parte sua oramai, posciachè si vede ch’ei la servì, benchè con moderazione. La Parte stessa de’ Bianchi era parte moderata, di Guelfi riaccostatisi a’ Ghibellini; e durante il loro signoreggiare, non furono colpevoli di nessuno di quegli eccessi onde solevano macchiarsi le parti estreme, e onde molto in breve si macchiarono i loro contrarii. Continuavano i Bianchi, i Cerchi ad essere in tutto buona gente, molto più che i Neri e i Donati, ma molto meno destri e meno forti; e correa principalmente gran differenza tra l'Asino di Porta e il Barone Malefammi. E così è che Dante pur dannando le due Parti seguì quella men cattiva, secondo il precetto antico, che vuol ch’una pur si segua dagli
- ↑ Dino Comp., pp. 487, 488.