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e più pericolo feciono le parole falsamente dette in Firenze, che le punte dei ferri. E tanto feciono col detto Papa, dicendo, che la città tornava in mano de’ Ghibellini, e che ella sarebbe ritegno de’ Colonnesi (nemici particolari del Papa intorno a Roma) e la gran quantità di danati mischiata con le false parole, che consigliato d’abbattere il rigoglio de’ Fiorentini promise di prestare ai Guelfi Neri la gran potenzia di Carlo di Valois de’ Reali di Francia, il quale era partito di Francia per andare in Cicilia contro Federigo di Araona. Al quale scrisse: lo volea fare paciero in Toscana contro i discordanti della Chiesa. Fu il nome di detta commissione molto buono; ma il proponimento era contrario; perchè, volea abbattere i Bianchi e innalzare i Neri, e fare i Bianchi nimici della casa di Francia e della Chiesa".
Essendo già venuto messer Carlo di Valos a Bologna, furono a lui ambasciatori de’ Neri di Firenze, usando queste parole:Signore! merzè per Dio!Noi siamo i Guelfi di Firenze, fedeli della Casa di Francia. Per Dio prendi