poranea sollevazione della plebe contro i nobili, e del grosso della schiatta antica nazionale contro le schiatte straniere. Nè perciò mutarono il governo delle città; ma, a quel modo che le città conservando la sudditanza all’Imperio aveano opposto a questo il Comune, così ora il popolo opponeva al governo comunale un governo particolare. E siccome il consiglio dei nobili reggenti il Comune chiamavansi Credenza, cioè consiglio segreto del Comune, così le società popolari fecero pur Credenze, che denominarono per lo più da un santo preso da loro a protettore. Tal fu la Credenza di San Giorgio in Milano, e molte altre città. Ma come succede, che il popolo appena ordinato signoreggia, le Credenze popolari divenner sovente governo delle città. Allora i Nobili si raccolsero fra essi, e fecero società contrarie, unendosi ora tutti i consorti come chiamavansi quei del medesimo sangue, ora per confederazioni chiamate alberghi od ospizi in vari modi. Altrove, invece di far Credenze generali del popolo, fecero società divise per arti, e ciò avvenne poi in Firenze. In somma e per ogni dove, nobili e plebei disputarono il governo