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dicendo solo che era per cacciare i Cerchi, e che furono assegnate molte false ragioni. Ma aggiunge poi non pochi particolari, "Dopo lunga disputa messer Buondelmonte savio e temperato cavaliere, disse, che era troppo gran rischio, e che troppo male advenire ne potea, e che al presente non si sofferisse. E a questo consiglio concorse la maggior parte, però che messer Lapo Salterelli avea promesso a Bartolo di messer Jacopo de’ Bardi, a cui era data gran fede, le cose si acconcerebbono per buon modo; e sanza niente fare si partirono."
"Ritrovandomi in detto consiglio io Dino Compagni, desideroso d’unitàe pacie fra’ cittadini, avanti si partissono, dissi:Signori, perchè volete voi confondere, e disfare una così buona Città? Contro a chi volete pugnare? contro a’ vostri fratelli? che vettoria arete? Non altro che pianto. Risponsono:che il loro consiglio non era, che per spegnere scandalo, e stare in pacie."
"Udito questo m’accozzai con Lapo di Guaza Ulivieri, buono e leale popolano; e insieme andammo a’ priori, e conducemovi alcuni erano