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del quale furono dunque il ricevimento del legato paciero cardinal d’Acquasparta; la dimanda di questo per aver balia onde accomunare gli uffici tra le due parti; le difficoltà fattevi dalla parte Bianca che li teneva, e la baruffa destata per impazienza d’averli dalla parte Nera; il doppio esilio de’ capi d’ambe le parti intimato da’ priori, non forse senza qualche parzialità effettiva o preparata per li Bianchi; e quindi l’obbedir de’ Bianchi e il ricalcitrar de’ Neri congiurati co’ Lucchesi e il loro obbedire stentato; e finalmente le minacce della plebaglia contro il Cardinale, la satisfazione datagliene daì priori, e a malgrado di questa il partirsi di lui scomunicando la città. Quanto segue è evidentemente posteriore al priorato.
E così prima il ritorno di Guido Cavalcanti infermo, ma che non morì se non al principio dell’anno seguente, e con esso quello d’alcuni o tutti gli altri Bianchi, e poco appresso quello di alcuni o tutti i Neri. Imperiocchè al mese di dicembre ritrovansi parecchi degli uni e degli altri a Firenze, e ritrovansi ad azzuffarsi di nuovo; il che dimostra quanto savio fosse