Pagina:Vita di Dante.djvu/270

le storie et gran fatti de’ Romani, scritte per Virgilio, et per Sallustio, Lucano, Titolivio, Valerio, Paolo Orosio et altri maestri di historie, i quali così le piccole come le grandi cose descrissero, etetiandio delli stremi dello universo mondo, per dare memoria et esemplo a quelli che sono a venire; presi lo stile et forma da loro, tutto che degno discepolo non fossi a tanta opera fare. Ma considerando, che la nostra città di Firenze, figliuola e fattura di Roma, era nel suo montare ed a seguir grandi cose disposta, siccome Roma nel suo calare, mi parve convenevole di recare in questo volume et nuova cronica tutti i fatti et cominciamenti d’essa città... Et così, mediante la gratia di Cristo, nelli anni suoi 1300, tornato io da Roma, cominciai a compilare questo libro, a reverentia di Dio et del beato santo Ioanni, a comendatione della nostra città di Firenze".