Pagina:Vita di Dante.djvu/268

258 CAPO DECIMO

e pare anzi che l'indulgenza plenaria fosse prima riserbata a coloro che andavano a’ Santi Luoghi di Soria, e che dalle palme riportate dicevansi Palmieri ed erano riputati principali tra que’ divoti viaggiatori, chiamandosi Romei quelli che visitavano Roma , e Pellegrini in ge^ nerale quelli che s. Jacopo di di Gallizia ed altri luoghi santi. Quindi, da tal voce, ad accorrere in quell’anno immensa folla di Romei al centro comune della Cristianità. E papa Bonifazio, sia che avesse mossa egli o secondasse quella voce, concedette quella indulgenza ai Romani che per trenta dì e a forestieri che per quindici visitassero le chiese de’ Santi Apostoli Pietro e Paolo. Piene quindi le vie d’Italia, pieni gli alberghi di Roma, abbondante ivi ogni vettovaglia, abbondantissimi i doni. Al ponte Sant’Angelo che mette a San Pietro, fu d’uopo fermare lungo il mezzo uno steccato, affinchè andassero gli uni per una sponda, e tornassero gli altri per l’altra; e Dante, vedendo all’Inferno una folla divisa a quel modo, ne toglie il paragone come di cosa veduta probabilmente co’ propri occhi: