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furono appresso, stette buon tempo che non vi si murò più innanzi1". E queste sono le mura attuali di Firenze, che ognun vede quanto ampie o non mai arrivate dalle case, non mai empiute di abitatori secondo lor ampiezza; e che appunto cosi dimostrano in quali spiriti, quali speranze, quali ambizioni di grandezza fossero i Fiorentini quando intrapresero sì ampia cerchia. E così, di quella bella Firenze tanto ammirata ai nostri dì, i due templi maggiori, il suo antico palazzo, le sue mura, ed alcune delle sue castella all’intorno, ebbero tutti origine in quegli ultimi sette anni del secolo XIII. E se i pubblici monumenti non sono indizio sempre di splender nazionale, potendosi da un governo oppressore farsi a detrimento delle sostanze popolari; se ancora, l’accrescimento di una città può essere a detrimento delle terre all’intorno, e mostrar più attività nella popolazione che nel governo; quando poi insieme s’accrescano e i monumenti pubblici e le abitazioni private, e dentro e fuori della città, non parmi possa rimaner dubbia la prosperità,

  1. Vill. p. 363.