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Ed altrove: a Questo messer Corso fu il più savio, il più valente cavaliere e ’l più bello parlatore, il meglio pratico et di maggiore rinomanza, di grande ardire et imprese, ch’ai suo tempo fosse in Italia. Fu bello della persona et di gratioso aspetto, ma molto fu mondano; et in suo tempo fece fare in Firenze molte commutazioni et scandali, per havere stato et signoria1". Anche più al vivo, poi, è dipinto da Dino Compagni al tempo della sua potenza soverchiatrice. "Uno cavaliere della somiglianza di Catellina Romano, ma più crudele di lui; gentile di sangue, bello di corpo, piacevole parlatore, adorno di belli costumi, sottile d’ingegno, con l’animo sempre intento a mal fare..... Costui fu messer Corso Donati, che per sua superbia fu chiamato il Barone; che quando passava per la terra, molti gridavano viva il Barone, e parea la sua terra. La vanagloria il guidava; molti servigi facea"2. E altrove: "Fu di corpo bellissimo fino alla