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poi a mal più che a ben usi,
Fuor mi rapiron della dolce chiostra:
Dio lo si sa qual poi mia vita fusi!

PAR. III. 54-108.

E basti a noi questo tanto; pur avvertendo chi voglia vedere quanto tocca a Piccarda, che sarebbero a leggere intieri i Canti III e IV e parte del V del Paradiso. È poi tenuto il verso 106 dagli interpreti, come un’allusione al motto o soprannome della famiglia turbolenta de’ Donati; che era la parola Malefammi, Malefami o Malefarai1. Della sacrilega violenza fatta alla sorella ricevette poi messer Corso "a danno, vergogna ed onta, a satisfare l’ingiunta penitenza, che sì eccellente quasi Barone stette in camicia"2.
E già da quanto precede, e principalmente dalla violenza usata alla vergine sorella, puossi immaginare qual uomo fosse il capo di tutta questa famiglia, messer Corso Donati, a Egli e quelli della sua casa, dice il Villani, erano gentili huomini et guerrieri, di non soperchia richezza3".

  1. Vedi Ed. Min.; e Gio. Vill., p. 370.
  2. Anonim. cit. nell’Ed. Min., al Parad. III, 49.
  3. Vill., p. 369.