Pagina:Vita di Dante.djvu/202

192 capo ottavo

nel sito del palagio già Salviati poi Riccardi1. E così tra Portinari, Cerchi e Donati si passò la vita cittadina di Dante.

Quegli amici, che, per consolar Dante, gli diedero in moglie la Gemma Donati, furono probabilmente i Donati stessi. Qual grado di consanguineità unisse Gemma e Manetto padre di lei con messer Corso capo della famiglia, non è noto; ma solendo allora abitare insieme i consanguinei, perciò detti allora comarti, è a credere che anche Manetto e Gemma fossero di quel vicinato. Con messer Corso non sappiamo quali fossero allora le relazioni di Dante, e li vedremo poi avversarii politici. Ma d’un fratello e d’una sorella di messer Corso, chiamato quello Forese e questa Piccarda, sappiamo da Dante stesso, che furono dei più stretti e soavi amici della sua gioventù. Le rimembranze dell’uno e dell’altra sono tra le più affettuose del Poema. Morì Forese Donati nel 1295, lasciando vedova l’afflitta e costante sua Nella. Dante il ritrova in Purgatorio a scontare il peccato della gola, nel quale si vuoi dire che perseverasse fino all’

  1. Pelli, p. 63.