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da molti biografi ricordata quasi nuova Santippe. Ma tutti questi sono molto posteriori. Il Villani, Benvenuto e Leonardo non ne dicon nulla; e Boccaccio è il solo antico che ne parli. Le parole del quale, dopo aver narrato il gran dolore di Dante, sono queste: "Egli era già, sì per lo lagrimare, e sì per l’afflizione che al cuore sentiva dentro, e sì per lo non avere di sè alcuna cura di fuori, divenuto quasi una cosa salvatica a riguardare, magro, barbuto, e quasi tutto trasformato da quello che avanti esser soleva; intanto che il suo aspetto non che negli amici, ma eziandio in ciascun altro che ’l vedeva, a forza di sè metteva compassione; comeche egli poco, mentreche questa vita così lagrimosa durò, ad altri che ad amici veder si lasciasse". Questa compassione e dubitanza di peggio faceva li suoi parenti stare attenti a’ suoi conforti. Li quali, come alquanto videro le lagrime cessate, e conobbero li cocenti sospiri alquanto dar sosta allo affaticato petto, con le consolazioni lungamente perdute ricominciarono a racconsolare lo sconsolato. Il quale, comeche insino a quell’ora avesse a tutti ostinatamente tenute le orecchie chiuse, alquanto