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e lodata, ma per lei erano onorate e laudate molte". Ed anche questo pensiero venuto a molti, ei traduce come nessuno:
Vede perfettamente ogni salute
Chi la mia donna tra le donne vede;
Quelle che vanno con lei, son tenute
Di bella grazia a Dio render mercede.
E sua beltade è di tanta virtute,
Che nulla invidia all’altre ne procede;
Anzi le face andar seco vestate
Di gentilezza, d’amore e di fede.
La vista sua fa ogni cosa umile;
E non fa sola sè parer piacente,
Ma ciascuna per lei riceve onore.
Ed o negli atti suoi tanto gentile,
Che nessun la si può recare a mente,
Che non sospiri in dolcezza d’amore.
Povero Dante! Era l’ultima espressione della sua letizia, che gli fosse dato compire. Aveane incominciata un’altra, e ne reca nella sua narrazione il principio; poi s’interrompe, e mette sotto immediatamente: "Quomodo sedet sola civltas piena populo! facta est quasi vidua domina gentium. Io era nel proponimento ancora