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Né questi furono forse i soli versi ispirati a Dante da quell’impresa di tutti i vicini Toscani còntra Pisa fumante ancor del sangue de’ Gherardeschi. Già fu osservato da altri1: tutto il canto di Ugolino sembra quasi un canto di guerra; ed è certo d’imprecazioni contro a quella città, concepito o durante quell’impresa còntra essa, o per isdegno, al vedervi ir lenti e contentarvisi di sì poco frutto i collegati Toscani. Ma, o non fu scritto allora, o il fu in altra lingua ed altra forma. Ragunavansi nell’animo giovanile i soggetti di poesia; ma vi rimasero taciti probabilmente allora ed a lungo, per uscirne poi tanto più fortemente espressi.
E pochi mesi dopo la morte d’Ugolino, pochi giorni dopo la presa di Caprona, gli fu dato il secondo dei due tèmi rimasti più popolari fra quanti ei ne cantò poi.
Nell’oste fiorentina, all’impresa contro Arezzo, e cosi forse anche a quella che segui immediatamente contra Pisa, era Bernardino da Polenta, cognito cosi certamente a Dante2. Bernardino