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poi, per qual via; e si vinse per quella del Casentino. "Fatta tal deliberazione, i Fiorentini accolsono l’amistà, che feciono i Bolognesi con dugento cavalli; Lucchesi con dugento; Pistojesi con dugento: de’ quali fu capitano messer Corso Donati cavaliere fiorentino; o Mainatilo da Susinana con venti cavalli, e trecento fanti a pie; messere Malpiglio Ciccioni con venticinque; e messere Barone Mangiadori da San Miniato gli Squarcialupi, e i Colligiani, e altre castella di Valdelsa: si che fu il numero cavalli mille trecento, e assai pedoni.
"Mossono le insegne al giorno ordinato i Fiorentini, per andare in terra di nimici; e passarono per Casentino per male vie, ove se avessono trovati i nimici, arebbono ricevuto assai danno. Ma non volle Dio; e giunsono presso a Bibbiena, a uno luogo si chiama Campaldino, dove erano i nimici; e quivi si fermarono e faciono una schiera. I capitani della guerra misono i feditori alla fronte della schiera; e i Palvesi, col campo bianco e giglio vermiglio, furono attellati dinanzi. Allora il Vescovo, che avea