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sua, n’aveva avuta a’ 6 di agosto 1284 quella famosa rotta alla Meloria, che fu la maggior battaglia navale del medio evo, e dalla quale in poi precipitò senza rialzarsi più mai la potenza Pisana. Passò questa allora, in mare alla vincitrice Genova, in Toscana alle vicine Lucca e Firenze; le quali Guelfe amendue si rivolsero contro la vinta e Ghibellina. Finì poi la guerra, come finivano le più allora, con un cambiamento di parte della città più debole, alla parte più forte all’intorno, ajutata dai proprii cittadini già esuli ed oppressi. Nel 1285 il conte Ugolino della Gherardesca, di quelle famiglie di signori feudatarii divenuti cittadini potenti, già Ghibellino, ma ora da alcuni anni Guelfo, fece tumulto nella città, rivolsela alla nuova parte vittoriosa; e, cedute le migliori castella del territorio alle nemiche Lucca e Firenze, strinse pace con queste1 Quindi rimase egli capo indisputato del suo Comune, egli podestà, egli capitano delle masnade, egli ogni cosa entro la sua città; e per mezzo di questa , egli uno dei principali capi di parte

  1. Veltro Alleg. , pp. 26, 27; Leo IV, 38.