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98 | capo quarto |
Com’ poco il verde in su la cima dura,
Se non è giunta dall’etadi grosse!1
Credette Cimabue nella pintura
Tener lo campo; ed ora ha Giotto il grido,
Sì che la fama di colui oscura.
Così ha tolto l’uno all’altro Guido2
La gloria della lingua; e forse è nato
Chi l’uno e l’altro caccerà del nido.
E seguono altri versi ancora più solenni, che lasciamo, osservando solamente di quest’ultimo, che quasi tutti i commentatori s’accordano a intendervi che Dante accennasse sè stesso.
Nè furono soli i poeti a circondar Dante ne’ suoi anni giovanili: sórta era pure la prosa volgare, ed avea seguiti i medesimi andamenti. Primo scrittore di prose volgari dicesi Matteo Spinello, storico pugliese della metà del secolo XIII; secondo, e vicinissimo a lui, Ricordano Malaspina, storico fiorentino fino al 12863. Seguirono in breve Dino Compagni e {{AutoreCitato|Giovanni