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ta di Dante; non già perchè sia inedita, o chè ne manchino altri biografi, essendovi molti, che ne scrissero, come il Boccaccio, il Villani, il Bruni, il Filetta, ed altri del secolo XIV e XV; ma per le varianti, le quali in questo codice possono trovarsi; e per illustrare maggiormente lo storico racconto della vita di quel Sommo, mica non alterato, e fedelmente per me tradotta
Inoltre a questo lavoro mi sono accinto, per far chiaro serbarsi nelle nostre biblioteche manuscritti preziosi, qual’è questo, che la vita di Dante comprende, conformemente scritta ne’ principali aneddoti a ciò, che altri famosi storici mandarono a la memoria dei posteri, e scevera di quelle lunghe disacconce digressioni fatte da taluni de’ succennati biografi del nostro poeta. So bene, che di un consimile manoscritto trovatosi nella biblioteca Laurenziana, fecesi dal de-Meo la pubblicazione nel 1747; ma le varianti, che, siccome ho detto, potranno aversi, e la nuova italiana versione di biografici riscontri, e brevi annotazioni corredata, mi ànno inspirato dolce lusinga, che potesse gradevole a’ saputi cotal mio studio riescire. Nè mal mi apposi in questo divisamento; poichè come prima si ebbe conosciuta