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e poesia, mi do alta fidanza, che andralle a genio la lettura del mio libro. Che se questo di ogni altro pregio vedrassi sfornito, emmi dolce però, non manchi de' valevolissimi di Lei auspici, che a tanto buon successo ha saputo percorrere l'ameno aringo delle lettere, e le ha in ogni tempo sommamente protetto. Monsignore, se cosa di meglio io mi avessi, non a più illustre, ed egregio uomo, che a Lei R.ma la offerirei; poichè sì decorosamente Ella appartiensi alla Congregazion Cassinese, ed alla patria nostra Messina; e vantando tutt'i titoli a la pubblica benemerenza, tien pure diritto a la peculiare mia osservanza, ed a quella venerazione, con che riverentemente mi dichiaro
Di Messina li 20 Marzo 1838.
Di V. E. Rev.ma
Obbligatissimo Dev.mo Servo
d. mauro granata cassinese.