Pagina:Vita di Dante, Petrarca e Boccaccio.djvu/181

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tQ ai ^d Baeciooio cotanta opera .mandare ad efletto. E pe- rò .il Maneti* con molla particolarità , che iu aliti biografi si desidera , tsatliensi su tale articolo; importante, e glorioso al nostro poeta , par le cui sollecitudini , seco odo le parole di Andre», pose più stabil piede tra noi la liogoa greca , e co- mincia i-ooo a reodessi commi» a|te nostre scuole le opere ma- gistrali e le dovizie letterarie da' greci. ( Dell' origine di «gni Staratura lib. i. p. ,3a8 ). .. ■ ,

(m) Il Boccacoio dice ancora , esser Leonzio di Tessa Ionica «lei suo x,t libiio (le genealogia Dcorum ; e opù dal, pari giu- diconne Tabai* {le-ì^de nelle.«hamemorie. Ma ne ginva av- vertire, diverso avviso portarne il Petrarca, che sostiene, esser Lrf>nzio Calabrese ^ ■ e volersi spaziare greep, per vieppiù di- latarsi in (ama. Ecco come ne .scrisse,odia .sesta dal terso li- bra delle lettre, scoili « Il nostro Leonzio vira menta Calabro, ma , com'ei vuole , Tespalp', qua sicché , maggior nobiltà sia esser che:jitaliano ^ . tuttavia egli .stesso , pome appo,

poi greco , così appo di loro , io opino , dji-si italiano ; onde nell' una * I' al^n». papte .per , origine peregrina si- nobilitasse « Leo no&Jer vera cala bei*, sed,. ul ipse vali, Tbetsalns, qua- si nobiliti* &it graecum esse , quam italuni e idem tameo , .ut apud nos graqcus^ #ic apud ilio* , -credo , itaius : quo scilìoet uircbique p^regfjpa nobilitetur origine,a. Soggiugne lo stas- so Petrarca ,. valorosi ellenisti essere stati in quel tempo nella Calabria Barbiamo, e Leonzio., (Seoil*. lib. xi^epst. ix ). Ed in vero di Leonzio avvi la versione diOmerp dal greco iu latinoA ohe se non fu la prima, come piaca.a taluni eve- dere, fo certa ui«oU quella, che più di ogni altra s^li&fece al desiderio dei doni gmmìratori di quel, divino poeta y e prpvr* qu^nto cosiui fessesi nella coposc^oza. dalle greche lettere. 1' iliade iotera , e. parta dell' Odissea , cosi volte iu latino, fu- rono tiX le tpoltp ape^e.di prppria mano dal Boccaccio tra- scritte , e .date in presente, al suo flrelMssimQ amico Petrarca (Tnak, st. le il;. Ital. hb. in. pag. 83 5).. ,

(ir) li n^lro storico ben poco l'inter li e» e su)le opere vul- gati del poete. Ed essenti? cosa di non lieve, momento , luti?