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cvpiTOLO rv. !• raccontando loro le vanetà. e gli errori, clie sogliono cro- varsi nelle dirotte, e nilotaggi, dice : « A me avvenne, che il re Reinel , il quale Dio ha appresso di sé, mi mandò a Tu- nigi, perch'io prendessi la galeazza Fernandina; e, giunto presso all'isola di san Pietro in Sardegna, mi tu detto, che erano con detta galeazza due navi, e una Caracca, per la qual cosa si turbò la gente, che era meco, e deliberarono di non passar più innanzi ; ma di tornare indietro a Mar- siglia per un'altra nave, e più gente : e io, vedendo, che non poteva senza , alcuna arte sforzare la loro volontà, concessi loro quello che volevano ; e, mutando la punta del bussolo, feci spiegar le vele al vento, essendo già sera : e il di seguente all'apparir del sole ci ritrovammo dentro al capo di Cartagena, credendo tutti per cosa certa, che a Marsiglia non andassimo. » E medesimamente in una memo- ria annotazione , eh' io feci , dimostrando che tutte le cinque zone sono abitabili, e provandolo con l' esperienza delle navigazioni, dice: « Io navigai l'anno 1477 nel mese ai febbraio oltra Tile isola, cento leghe, la cui parte australe è lontana dall' equinoziale settantatrè gradi, e non sessan- tatrè, come alcuni vogliono ; nò giace dentro della linea , che include l'occidente di Tolomeo, ma è molto più occi- dentale. E a quest'isola, che è tanto grande, come l'Inghil- terra, vanno gl'Inglesi, con le loro mercanzie, specialmente quelli di Bristol. E al tempo che io vi andai, non era con- gelato il mare, che in alcuni luoghi ascendeva ventisei brac- cia, e discendeva altrettanti in altezza. » È bene il vero, che Tile, quella, di cui Tolomeo fa menzione, giace dove egli dice ; e questa da'moderni è chiamata Frislanda. E più ol- tre, provando, che l'equinoziale è ancora abitabile, dice: « )o stetti nella fortezza ai san Giorgio della Mina dei re dì Portogallo, che giace sotto r equinoziale : e però io sono buon tesiimonio, che eua non e inabitabile, come alcuni