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tore ve la inviava, essendosi privata del suo desiderio, persino in tutte le cose di spirito, il che è poi vera e sincera perfezione.

Iddio Signore avea preparato in quell’anima benedetta un modello di perfezione, che invogliasse ad imitarla anche le anime più dilicate e timorose. Ognuno s’aspetta qui di sentire che ella eguale allo spirito di orazione e di ritiro avesse un carattere di austerità, e penitenza; e di vedere in lei, così come in S. Luigi, innocenza, e penitenza. Fu la sua penitenza la migliore di quante mai n’abbia trovato praticate fin ora: elezione nessuna, rifiuto nessuno, nessuna ricerca, nessuna repulsa. Penitenze afflittive come di flagelli, e simili mai nessuna. Da fanciulla diceva, che non era essa la padrona della sua vita, ma i suoi Superiori, maritata diceva, esser ella obbligata di piacere al marito, e che se si fosse dimagrita, od infermata per far