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serve di scala evidente a dire, che come abituale, e in ogni incontro, e massime in Chiesa era in lei questa immobilità, abituale fosse in lei il rapimento dello spirito, e che quindi godesse il raro felicissimo stato delle nozze divine. Anima fortunata! Beata lei! Si può dire che le carezze dello Sposo celeste, la buonissima Cecilia se le avea comperate con una fedeltà amorosa, e con una estensione al di sopra d’ogni idea.

Quanto all’uso de’ SS. Sacramenti ella si atteneva decisamente alla Regola. La sua confessione ogni otto giorni, e questa in due parole per non aver niente da dire, e questo niente da dire era di tutte le volte. Ella se ne prese talvolta della pena, temendo di aver delle colpe, e di non saperle trovare. Ma per quanto il suo Direttore con tutte le possibili interrogazioni per contentarla, e per sua regola ancora le venisse ricercando, in fine