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non s’è rivolta, e come fosse una morta stette in Chiesa finchè volle, senza dar segno veruno, nè risposta; e nel ritornare a casa a suo tempo, interrogata se avea veduto, e sentito l’accidente, sorrise, e nulla più. Un altro giorno erasi recata alla Chiesa di S. Cassiano pure di Bergamo per la funzione, credo io della Novena della Natività di M. V. Ella era inginocchiata nella solita figura, e nel modo consueto. Molte persone erano in Chiesa; quando quel buon Parroco sortito dalla Sacristia in vicinanza dei gradini dell’altar maggiore, e di quegli incommodi ed alti dell’angusto e disagiato presbiterio, sia che per inavvertenza inviluppasse i piedi nel tappeto disteso in terra, sia che intento in altro pensiere urtasse nell’angolo dei gradini dell’altare, vacillò, s’ingarbugliò, cascò, e rotolò giù per i gradini del presbiterio. Potete immaginarvi il tumulto della gente, il correre, l’ajutarlo; lo sbigottimento della fantasia