di questa conversazione con Dio, che è l’orazione, una grande stima, e ben si vedeva dal gusto, dalla composta abitudine divota, e riverente, dalla volontaria prontezza alle sue orazioni. Non era bisogno che l’attentissima sua Genitrice le suggerisse l’orazione; impreteribilmente vi si applicava; al suono dell’Ave Maria, all’ore dalla Chiesa indicare era impuntabile, e sul momento, fosse dovunque, e con chichessia, ed in qualunque esercizio s’inginocchiava in terra, e la recitava. Così cominciò da fanciulla, e seguitò poi sino alla morte. Il rispetto umano non era da lei conosciuto, ed il rispetto umano obbligava i circostanti ad imitarla mentre l’ammiravano. Fin da fanciulla trovandosi ella coll’ava Tomini, e dicendole questa all’ore opportune: Cecilia vorrei dire l’Officio della Madonna; Cecilia si metteva subito in tale silenzio che non si movea più, e persino per le sue occorrenze bisognevoli di ri-