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mo della perfezione. La fedeltà poi consiste in corrispondere alla grazia tsessa nel ricercarla continuamente, e nel togliere ogni impedimento alla medesima. Quindi si può dire che lo spirito viva di questi tre alimenti: raccoglimento, orazione, mortificazione; da questi deriva poi tutto il corredo delle cristiane virtù, perchè l’anima in solitudine, e in silenzio si leva sopra le umane debolezze; l’anima nella preghiera si unisce al fonte d’ogni perfezione, e ne riceve la più intima comunicazione; l’anima nella mortifizione si avvezza a non vivere che secondo la ragione, e la fede, cioè secondo la gloria di Dio, nel che consiste la vita del consumato, è perfetto sapiente.

Premessa questa breve dichiarazione vediamo la nostra Cecilia intenta alla coltura del suo spirito, ed alla fedeltà a Dio. Già bisogna confessare che quest’anima rara è stata prevenuta dal-