Da qui nasceva la totale e tranquillissima amorosa dedicazione al suo consorte; per questo il suo cuore sempre amante; sempre quieto, e sempre contento produceva in lei quella eguaglianza, ed allegria saporita ed inalterabile, che si ricorda tuttora da chiunque trattò seco lei con lacrime di tenerezza e di indelebile ammirazione. Ed io stesso che più volte ebbi la fortuna di trovarmi seco a Bergamo, ed a Carvico, so che la di lei conversazione aveva un non so che di soave superiore all’umano, che contentava lo spirito e il cuore in maniera affatto nuova, e che nei momenti di sua assenza era universale il panegirico di lei. Ella era sempre eguale, sempre allegra, sempre serena, e sempre maestosa; le sue maniere erano a tutto punto il ritratto della convenienza, della cordialità e del decoro: amore, confidenza e rispetto erano contemporaneamente spirati dal suo contegno; il suo cuore