si, la più abile esecutrice dei medesimi. Impreteribile era il suo silenzio nelle ore prescritte; ed era una specie di prodigio vederla in mezzo a tante sue compagne divenuta così muta che parea avesse perduta la lingua, tanto nè dimandava, nè rispondeva, nè proferiva parola per qualunque evento, se l’obbedienza non la faceva parlare. Allegra nella ricreazione compariva così spiritosa e gioviale che le sue compagne non cercavano altro che la di lei conversazione; ed essa era l’anima non solo delle educande, ma ben anche delle stesse Superiore Religiose. In sua compagnia non si poteva essere malinconici, così il suo tratto angelico, e le sue parole uscite da un cuore come il suo innamorato di Dio, e pieno di mortificazione, erano penetranti, e toglievano dolcemente il lamento, e la tristezza dalla bocca, e dal cuore di chicchessia. Sul suo volto poi, sulla sua bocca nè malinconia