ge maestre claustrali, disegnò di collocare con la piccola Maria anche Cecilia, perchè le fosse di compagnia, e conforto, giacchè tanto si amavano le buone Sorelle, nel Convento di S. Agostino in Treviglio. Dimandò pertanto la madre a Cecilia, se sarebbe andata volontieri colla sorellina in Accademia a Treviglio. Cecilia in cui il volentieri o malvolentieri non avea mai fatto radice, nè potuto mai cosa alcuna con quel suo geniale sorriso, disse che quel che voleva ella, che era sua madre, era tutto il suo piacere; e giuliva e ridente disposta egualmente ad andarvi, ed a rimanersi a casa, stette attendendo l’esecuzione dei voleri de’ suoi genitori. Anche qui diede una prova del suo generale distacco, e superiorità di cuore al di sopra dell’età sua, e del suo naturale amorevole ed aperto. Al vederla sempre o stretta alle ginocchia della cara sua madre, o della zia pater-