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ne umana: dissi forse, perchè anch’ella era come tutti gli altri; eppure da lei non se n’ebbe giammai verun indizio. Uno solo tra i cibi ella pareva non aver forza d’affrontare, ed era la mostarda. Lo stimolo piccante del senape le investiva talmente la pituitaria, e le narici, ed accendevale tutta la testa, che si vedeva poverina mangiare e lagrimare, e talmente tutta in pizzicore che non poteva ritener le mani dallo strofinarsi il naso, e soffregarsi gli occhi, e si vedeva propriamente che pativa. Una volta bisogna, che quello sciroppato fosse eccessivamente carico di senape: la buona Cecilia appena ebbe cominciato ad assaggiarne, che sentendosi inviperire la testa, nè potendo resistere, disse placidamente (unica volta in sua vita!) che non le piaceva, che ne aveva abbastanza, e che dimandava licenza di lasciare quel resto sul piatto: veramente estorta, violenta, e sforzata dimanda, ma