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ne Missione datasi nella Basilica di S. Maria Maggiore, e fatta in poche parole: di presente non avea che aggiungere, e il suo confessore le diede l’assoluzione sacramentale, appagando così in essa l’ardente desiderio che avea come Sposa di Cristo di ornarsi le guancie del di lui sangue, e di impreziosirsi in quel bagno d’amore, e di salute. Fatta la confessione in questa guisa, disse con una semplicità, e consolazione che cavò le lacrime: oh adesso non ho più paura della morte. Sicchè quando questa le venne annunciata dal suo confessore, la sentì poi con quella rassegnazione ai divini voleri che forma il carattere de’ veri predestinati.

Trovandosi ella a quegli estremi, oltre il conforto che avea della presenza sempre permanente della sua buona madre, del marito, del suo confessore, ed altri di sua famiglia sì paterna che materna, la divina provvidenza dispose