conoscevano in Cecilia una gemma quanto cara, ed inapprezzabile, altrettanto tutta di loro, e piena di una confidenza natìa, che gli rapiva. Quando entravano nella sua stanza, ella con brio si mostrava vivace, e dicea di star bene per consolarli. Basta dire, che tra tanti malinconici in casa per lei, ella sola era allegra, e ridente, come nulla avesse, ed arrivava persino a ristorare colla sua lena gli animi oppressi. Ma sortiti di camera quel ristoro presentava loro l’idea del gran bene che andavano a perdere, e faceva crepar il cuore, e piangere a tutto sfogo, e dolore. Ella intrepida rideva in mezzo alla profonda tosse; mangiava ad onta del gusto svanito, prendeva le medicine e dolci, e amare, ed odorose, e nauseanti, e scarse, e copiose; il recipe del medico non fu mai così ben eseguito come da Cecilia; mai un ne ho abastanza; mai un da qui a un poco, mai un è troppo; mai un