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sogno, e più al marito, ed alla madre, che tremava al solo immaginarsi di poterla perdere, appoggiati all’assioma, che non si deve aggiungere afflizione all’afflitto; ordinavano tutti ricette, e per onore della professione, e per uso, e per prova, e perchè è meglio qualche cosa che niente, e perchè sostenendo l’eccitabilità esausta, si prolungava la vita, e poi finalmente perchè bisogna far così, che se non altro si allontana l’idea della disperazione, che d’ordinario accelera la morte. Ma vedean bene ch’era incenzo ai morti, e però tutti diceano, staremo a vedere; ma il bello star a vedere, la vedevano andar di male in peggio. Quindi reso tutto inutile, importabile il cibo, non ritenibili i medicamenti, irrifondibile l’eccitabilità, inapplicabili gli stimoli, immedicabile l’attacco locale, rinnovandosi i tubercoli dopo la evacuazione del primo, Cecilia andava a morire. Il suo volto decaduto avea ancora la