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§. IV.

Sua malattia, e morte.


Se v’era cosa che i voti di tutti concorressero a volerne la conservazione, era certo la vita preziosa di questa giovine sposa, delizia della sua genitrice, felicità del ben avventurato Luca de Vecchi, ornamento delle famiglie Beroa, Tomini, e Vecchi, specchio e consolazione di tutti i buoni, speranza de’ poveri. Di fatti pareva che il Cielo cortese avesse già accettati i comuni voti; una santità compita, una eguaglianza di stato, un non sentirsi mai dolore, un non aver mai un’ora di mal umore, una lena costante teneva lontana anche l’idea, non che la paura che si avesse a perdere. Brillava Cecilia d’un avvenenza nativa nell’età d’anni ventidue, di taglio medio-